Comunicato stampa
Nel 2006, Dominique Giroud ha venduto un lotto di 100.000 bottiglie di St-Saphorin. È stata la prima volta che un vallesano ha distribuito vino vodese su larga scala, anche se spesso accade il contrario. Nel 2009, un viticoltore vodese aveva presentato una denuncia penale, ritirata due anni dopo. Per determinare l'esatta origine del vino venduto, la Procura ha proseguito le indagini.
Nel dicembre 2013, un servizio della RTS che parlava di questa procedura e sosteneva falsamente che Dominique Giroud avesse commesso atti illegali ha scatenato le voci e le insinuazioni più sfrenate. Ignorando la presunzione di innocenza e la realtà dei fatti, Dominique Giroud è stato ampiamente accusato di aver manomesso i suoi vini aggiungendo Fendant a St-Saphorin. In diverse occasioni, Dominique Giroud dichiarò pubblicamente che queste accuse erano infondate, ma senza successo: continuò a essere messo alla gogna.
Oggi, a seguito di un'indagine approfondita, il tribunale ha confermato che Dominique Giroud non ha in alcun modo manomesso il suo vino e che "le 100.000 bottiglie di St-Saphorin erano conformi alla legislazione vigente". L'avvocato di Dominique Giroud, Yannis Sakkas, ha aggiunto: "La sentenza del tribunale che pone fine a questo caso è ora in vigore. Il caso è chiuso; Dominique Giroud è stato definitivamente scagionato".
In occasione di questa decisione giudiziaria, Dominique Giroud tiene a precisare che non è mai stato condannato da nessun giudice o pubblico ministero per le sue pratiche enologiche. Spera che questo fatto venga ora riconosciuto e che le accuse gratuite e infondate abbiano fine.