La giustizia è in stallo! Impossibilitata a scatenare la sua furia sui suoi soliti bersagli, Marie Parvex, dalla Domenica mattinaha trovato una comoda scusa per tirare fuori dall'armadio l'affare Giroud: se Dominique Giroud, senza fare del male a nessuno, può continuare la sua allegra strada lontano dai riflettori, è perché la Procura del Vallese lascia che i casi si trascinino! Per disorganizzazione o addirittura (come suggerisce un collaboratore dell'articolo del 12 marzo 2023) per "proteggerlo". Santo cielo!
Purtroppo per il giornalista, il calendario spesso funziona bene: appena 3 giorni dopo la pubblicazione del titolo domenicale di Domenica mattina di proprietà di Tamedia, il quotidiano con la maggiore diffusione nella Svizzera francese, non una, non due, ma ben tre sentenze del Tribunale federale svizzero hanno posto fine ai frenetici attacchi dell'Interprofession de la Vigne et du Vin du Vallese (IVV) contro l'enologo. L'IVV aveva denunciato presunti atti di concorrenza sleale, frode, gestione sleale e falsificazione di documenti. Il presunto comportamento illegale di Dominique Giroud è durato fino al 2009, se non addirittura fino al 2011. Con una mossa rara, il Tribunale federale ha condannato l'IVV a pagare le spese, una possibilità prevista dalla legge quando una persona "porta un caso davanti alle autorità in modo infondato o doloso".
È una frase tagliente, non è vero? Da una parte una magistratura che non si muove per "proteggere" Dominique Giroud, dall'altra la massima autorità giudiziaria che lo scagiona definitivamente da accuse inventate. Scommettiamo che questa volta Marie Parvex avrà sicuramente la sensazione che le procedure siano spesso troppo veloci nel nostro bel Paese!