Quando i giornalisti dimenticano le basi della loro professione e non controllano le loro informazioni, il risultato è una fake news. Oggi, sotto la penna di Fabiano Citroni, il quotidiano 24 Heures ha pubblicato una notizia falsa, sostenendo che Dominique Giroud era stato interrogato dal pubblico ministero Patrick Schriber per aver commercializzato vino straniero con denominazioni AOC del Vallese. Questa notizia è doppiamente falsa. Dominique Giroud non è mai stato interrogato dal procuratore Schriber e i vini in questione sono stati commercializzati legalmente sotto la supervisione della Commissione svizzera per il commercio del vino. Come è successo? Innanzitutto perché Fabiano Citroni ha commesso il grave errore etico di affidarsi a un'unica fonte, l'Interprofession de la vigne et du vin du Valais (IVV), per scrivere il suo articolo. Di fatto, Fabiano Citroni si è fatto servo dell'IVV. In secondo luogo, perché da diversi anni l'IVV utilizza i media e il sistema giuridico per indebolire un concorrente il cui successo economico è preoccupante. Le accuse mosse dall'IVV a Dominique Giroud, rese pubbliche oggi, sono puramente inventate. Dominique Giroud sarà quindi costretto a presentare una denuncia per diffamazione e calunnia contro coloro che hanno contribuito alla pubblicazione di queste notizie false. Poiché il danno d'immagine causato da queste false informazioni è considerevole, Dominique Giroud sarà anche citato in giudizio per danni. In conclusione, è bene sottolineare che l'attuale situazione sta danneggiando notevolmente la reputazione dei vini vallesani. Tuttavia, i titoli del Gruppo Tamedia non si sarebbero fatti prendere la mano se qualche giorno fa un certo consigliere di governo vallesano non avesse aperto, in modo del tutto incomprensibile, la caccia ai viticoltori vallesani portando all'attenzione del pubblico informazioni parziali e distorte.