25 aprile 2016 | Rifiutare la trasparenza per non alimentare il "linciaggio mediatico"

Alla fine del 2014, Dominique Giroud è stato scagionato dai tribunali dal sospetto di aver messo Fendant nella sua St-Saphorin. Stupiti e delusi, i giornalisti che avevano fatto una campagna contro di lui per un anno si rifiutarono di crederci. Ai loro occhi, Dominique Giroud non poteva essere innocente. Molti di loro hanno chiesto di vedere l'ordinanza del tribunale che scagiona Dominique Giroud. Giroud si è opposto con veemenza fino al Tribunale federale, ben sapendo che il documento sarebbe stato letto con la solita malafede dei giornalisti, al solo scopo di trovare nuovi pretesti per continuare a "linciarlo" sui media (per usare l'espressione usata imparzialmente dal Dipartimento federale delle finanze). Questa opposizione può sorprendere: perché si rifiuta di pubblicare un documento a lui favorevole? Ora che la Corte federale ha deciso di mettere la trasparenza al di sopra di ogni altra considerazione, è giunto il momento di spiegare, e questo è ciò che il portavoce del produttore di vino ha fatto a lungo in L'Agefi del 25 aprile 2016.

AGEFI 25 aprile 2016

Immagine di Dominique Giroud

Dominique Giroud

Sto affrontando una tempesta mediatica. Sono stato accusato ingiustamente di aver manomesso i miei vini per fare soldi. I giornalisti hanno esagerato e criticato senza sfumature. Così facendo, hanno infangato e forse rovinato per sempre la mia reputazione di enologo. Di fronte a queste accuse, ho deciso di pubblicare su questo sito la mia versione dei fatti.

Saranno i lettori a giudicare.

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