24 dicembre 2014 | Giorno 20, come reagiranno i media al rapporto Cogest?

Ai giornalisti piace avere ragione. Cosa fa un giornalista quando scopre di essersi sbagliato all'80%? Fa notare che aveva ragione a 20%. È così e basta. Il che solleva una domanda legittima: cosa succederà il 13 gennaio 2015 quando la Commissione di gestione del Gran Consiglio del Vallese (Cogest) pubblicherà il suo rapporto per stabilire se le autorità vallesane hanno avuto ragione o torto nella gestione del caso Giroud? In le Nouvelliste del 2 dicembre 2014, il presidente della Cogest ha annunciato il colore: "Non ci sarà nessuno scoop particolare". Ci sono tutte le ragioni per credere che, contrariamente alle speranze di molti giornalisti, questa relazione partorirà un topolino. Come reagiranno i media? Seguiranno la loro naturale inclinazione e continueranno a sostenere che il Vallese è una repubblica delle banane e che Dominique Giroud ha beneficiato dell'autocompiacimento, oppure accetteranno di essersi ampiamente sbagliati e di aver dipinto il diavolo sul muro? La risposta tra 20 giorni.

Immagine di Dominique Giroud

Dominique Giroud

Sto affrontando una tempesta mediatica. Sono stato accusato ingiustamente di aver manomesso i miei vini per fare soldi. I giornalisti hanno esagerato e criticato senza sfumature. Così facendo, hanno infangato e forse rovinato per sempre la mia reputazione di enologo. Di fronte a queste accuse, ho deciso di pubblicare su questo sito la mia versione dei fatti.

Saranno i lettori a giudicare.

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